Ciò che è inutile non è superfluo, viaggiano su piani diversi, e non paralleli.
Mentre il primo infatti è un inutilizzato,un super-fluere, un traboccare, un'eccedenza che possiede una sua utilità intrinseca venuta meno successivamente, per esempio a causa di un surplus produttivo, o perchè inglobato in un sistema di oggetti-status farciti di simbologia cult-capitalista, l'inutile - a contrario - si oppone nettamente all'utile-utilità-utilitarismo e alla logica che li sottende, opponendosi al contempo alla radice/matrice del fare capitalista.
Ciò che è inutile, quindi, non è funzionale al capitale, e non essendo neanche superfluo, ossia potenziale oggetto di status symbol, non interessa al capitale nemmeno in chiave di riciclo.
Non vivendo lo stato di quiescenza latente del superfluo, potenzialmente attivo e funzionale, né quello di scarto, di pezzo uscito male o riciclabile, l'inutile si oppone alla matrice capitalista con forza uguale e contraria al capitalismo stesso.
L'inutile è anticapitalista.
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