Conoscevi tutti, e tutti conoscevano te.
Anche io ho avuto fin da subito questo privilegio. La simpatia che ci ha legato tra i banchi di scuola, tutto sommato un periodo anche piuttosto breve, ci ha invece poi accompagnato per un lungo tratto di vita. Solo in quest'utltimo non avevo piacere ad incontrarti, perchè ti vedevo come mai avrei voluto.
Quando ho avuto la notizia ho cominciato a cercare una foto insieme, ho scartabellato come un matto nell'archivio, e non ne ho cavato un ragno dal buco. Ero scoraggiato, ma poi d'un tratto mi son reso conto che noi le foto non le facevamo quasi mai, troppo impegnati a vivere intensamente per metterci in posa come imbecilli, come si fa adesso. Sembra che senza foto non si sia vissuto, e invece è esattamente il contrario. Mi ha sempre
affascinato la teoria di quel tipo - non ricordo chi fosse - che ogni scatto era un attimo perso per sempre.
Allora ho cominciato a scartabellare nella memoria ... quanti ricordi sono venuti fuori!
Dopo la breve parentesi del liceo dove ti ho conosciuta, nel 1978, inclusa una mitica gita sulla neve a Falcade, c'è un vuoto fino alla seconda metà degli anni '80, quando venivi a casa mia a Sala Abbagnano per darmi ripetizioni d'inglese; tu lo parlavi già molto bene, eri stata in Inghilterra almeno un paio d volte. Non volesti i soldi, e mia madre per sdebitarsi ti regalò una lacoste verde pisello che ti piacque moltissimo!
Poi il periodo del Tipo Tapo, le serate a tirare tardi, a parlare di "quello stronzo ... ", i primi weekend a "lu Vallo", i Talking Heads, i tuoi mal di testa, violentissimi già allora, le pillole per l'acne.
E poi ancora gli innumerevoli weekend a Licosa, inizio anni '90, la prima musica house e le nottate al D&D, le grigliate a Ogliastro, l'inverno a casa di Misha ... un periodo meraviglioso anche quello.
Ci siamo persi e ritrovati innumerevoli volte, ma era sempre come se ci fossimo lasciati cinque minuti prima. Fino al tuo matrimonio, che ricordo con nitidezza, la chiesetta di Sala Abbagnano, una giornata torrida di luglio, il giorno del mio compleanno, caldo secco e forte, ma tu eri fresca e radiosa, il primo matrimonio "fast food" nella storia di Salerno: taglio della torta nel piazzale e tutti a casa. Sei sempre stata molto "easy", anticonformista, e questo tratto mi ha sempre affascinato in te. E' stato a quel punto che ti ho "persa", sei entrata in una vita nuova, ne hai generate altre due, mentre io incasinavo la mia.
Fino a quando ci incontrammo a piazza Portanova, maggio 2002 più o meno, ero con Egidio di pochi mesi e ricordo ancora come lo guardasti con amore, non l'ho mai più dimenticato.
Ti hanno portato al cimitero di Capaccio, verrò a trovarti lì.
Mi mancherai, ti bacio, amica mia.
Adriano
Road to nowhere (Talking Heads, 1985)
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