mercoledì 11 luglio 2012

Il mito delle proteine animali


«Pochi argomenti suscitano polemiche e punti di vista differenti come quelli concernenti l’alimentazione, in particolare proteine, carboidrati e grassi e il loro effetto sulla salute. La confusione è enorme e spesso prevalgono concetti assolutamente errati. La scienza della nutrizione sembrerebbe non avere risposte chiare ma questo solo apparentemente, in realtà approfondendo l’argomento con dedizione si scoprono verità che normalmente i media ignorano o peggio negano. Il metabolismo individuale, la genetica e i motivi ereditari sono spesso scuse per giustificare malanni che in realtà sono attribuibili solo a un’alimentazione sbagliata, è comunque ovvio che ogni persona reagisca in modo differente ma un alimento dannoso lo sarà comunque, ci vorrà solo più tempo per scoprirne gli effetti.
Quasi tutti gli scienziati ormai sono concordi nell’affermare che cibi raffinati, trasformati e proteine di origine animale contribuiscono (alcuni sostengono che sono la causa principale) al sorgere di quasi tutte le malattie croniche. Nuovi studi condotti su donne confermano che un maggior rischio di malattie cardiovascolari si riscontrano nei soggetti che consumano più proteine animali e meno carboidrati non raffinati soprattutto per chi è già a rischio. Sul British Medical Journal sono pubblicati studi in cui si rivela che una dieta ricca di proteine, comporta un rischio di incorrere in malattie cardiovascolari e ictus superiore del 28% rispetto a chi ne consuma una quantità ridotta, la percentuale aumenta esponenzialmente se si confrontano i dati di persone che seguono un regime dietetico vegetariano.
Un’altra dimostrazione di quanto sia rischiosa una dieta a base di proteine tipo la “Atkins”, soprattutto per le giovani e ignare donne che credendo di alimentarsi correttamente si avvelenano inconsapevolmente.
Le diete low carb ricche di proteine sono molto diffuse poiché producono risultati rapidi per quanto riguarda la perdita di peso e questo ha convinto molte persone a seguirle; purtroppo le conseguenze sulla salute sul medio - lungo termine sono disastrose. Parecchi esperti di nutrizione consigliano di sostituire le proteine animali con quelle vegetali, in particolare con noci e semi; il consiglio è giusto ma non bisogna dimenticare che frutta e verdura fresca offrono un’integrazione proteica più che sufficiente per il corretto funzionamento dell’organismo.
In conclusione lo studio prima accennato è stato condotto su circa 44.000 donne svedesi di età compresa tra i trenta ei quarantanove anni, tramite un questionario alimentare molto dettagliato e sullo stile di vita alimentare è stato possibile intrecciare e analizzare tutti i dati di oltre quindici anni. Le abitudini alimentari sono state riportate su una scala 2 (più carboidrati e meno proteine) a scala 20 (più proteine e meno carboidrati), sono stati valutati altri fattori come fumo, alcol, sport, ipertensione e assunzione di grassi.
Durante il periodo di studio, 1.270 eventi cardiovascolari hanno avuto luogo nelle 43,396 donne (55 per cento cardiopatia ischemica, 23 per cento ictus ischemici, ictus emorragico 6 per cento, 10 per cento emorragia sub aracnoidea e il 6 per cento la malattia arteriosa periferica). I ricercatori hanno notato che l'incidenza di malattie cardiovascolari sono aumentate del 13 per cento per le donne con un punteggio di 7-9 (maggiore di carboidrati, proteine inferiore), al 23 per cento per quelli con un punteggio da 10 a 12 al 54 per cento per quelli con un punteggio da 13 su 15 (più bassa di carboidrati, proteine superiore), e al 60 per cento per quelli con un punteggio di 16 o superiore. Gli autori dello studio del team sono giunti a conclusione che un basso tenore di carboidrati, in altre parole una dieta ricca di proteine è associata ad aumentato di rischio cardiovascolare.  È importante notare che questa ricerca non ha trovato un aumento del rischio di malattia quando la fonte di proteine derivata da noci, semi o verdure.
Lo studio conferma l'importanza di una dieta composta di alimenti naturali provenienti da fonti organiche con un saldo verso i carboidrati a lento rilascio come frutta e verdura e l'assunzione moderata di proteine sotto forma di noci e semi per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Per chi volesse approfondire l'argomento proteine consiglio la lettura di The China Study, un libro illuminante».


Tratto da: La frutta che paradiso



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