lunedì 7 giugno 2010

A proposito di Francesca




Il grande risultato di Francesca Schiavone è la naturale conseguenza di un percorso che vede le donne italiane ai vertici del tennis mondiale ormai da molti anni, sia con l'ingresso nella top ten di ben due giocatrici, sia con le 3 vittorie nella Fed Cup ( due consecutive, nel 2009 e nel 2010), tutto nel più completo disinteresse dei mass media nazionali, sempre troppo impegnati ad informare l'opinione pubbllica sulle pubalgie dei calciatori e delle loro fidanzate.
Si spera che ora i riflettori possano essere maggiormente puntati su uno sport meraviglioso che la Federazione Italiana Tennis sta tentando, riuscendoci, di distruggere completamente alla base.
Difatti, senza nulla togliere ai meriti personali della Schiavone, vorrei ricordare che:
1) questa grande affermazione tennistica proviene da una donna e non da un uomo;
2) gli uomini non raggiungono lo stesso traguardo da 34 anni;
3) la vittoria della Schiavone non azzera il timer, come sta cercando di inculcare massmediaticamente la FIT, e che pertanto sono sempre 34 anni che un tennista italiano non vince il Roland Garros;
4) sono sempre 34 anni che un tennista italiano non solo non vince, ma addirittura non raggiunge nemmeno i quarti di finale di un torneo del Grande Slam;
5) sono oltre 30 anni poi che un tennista italiano non entra nei primi dieci del mondo.
6)agli Internazionali d'Italia c'erano tre (ripeto: tre) giocatori spagnoli sui quattro in semifinale.
Dunque, al di là dei magnifici risultati delle donne, il bilancio della Federazione Itaiana Tennis è FALLIMENTARE da più di 30 anni.
Le ragioni di un simile fallimento - secondo me - sono le stesse identiche del fallimento della politica italiana: una classe di privilegiati succhiasoldi, autoreferenziale e vanitosa, che non risolve i problemi ma li aggrava per manifesta incapacità.
Sarebbe opportuno, come succede in tanti altri sport, che nascesse una federazione parallela, così la rottura del monopolio tennistico potrebbe fungere da stimolo e beneficio per tutto il movimento italiano.