domenica 28 agosto 2011

David Icke: una bufala?

Dopo aver letto “Guida alla cospirazione globale” lo scorso anno, ho da poco terminato l’ultimo libro di David Icke, “Il risveglio del leone”. Alcuni dubbi sento di doverli condividere con chi legge queste righe.
Premesso che la forma dei suoi scritti non appartiene né alla saggistica né alla narrativa; che non contengono alcuna nota a margine; che il sommario non aiuta il lettore alla ricerca dei contenuti; che c’è una bibliografia e un indice analitico ma a fronte dell’enorme mole d’informazioni trasmesse risultano essere più dispersivi che utili.
Ciò premesso, è evidente che già dalla forma siamo davanti a un prodotto editoriale anomalo, poiché se l’intenzione dell’autore è aprire gli occhi e la mente di chi legge con teorie e affermazioni sensazionali, risulta più difficile trovare ancoraggi bibliografici di supporto a tesi radicalmente nuove.
Se a questo aggiungiamo che le rivelazioni ch’egli ha ricevuto “in dono” e il successivo percorso personale intrapreso sono cominciati dopo una scalata in cima a un monte del Perù, e proseguite con l’assunzione di sostanze psicotrope in Brasile, cui sembra addirittura istigare all’uso per liberarci dalla prigione dei cinque sensi ed entrare in uno stato di beatitudine permanente (pg. 373, 379), bisogna ammettere che il tasso di credibilità presta il fianco a numerose critiche, e l’aprioristico rigetto-censura di tali critiche da parte di pochi o di molti finisce per trasformare la “ricerca della verità” in un atto di fede che lo stesso D.I. più volte censura come illusione e falsa realtà tipico delle credenze religiose.
Entrando nel merito:
1. i suoi libri (che ho trovato ripetitivi e ridondanti in molte parti) senza dubbio concedono una visione diversa di ciò che accade intorno a noi, anche se pensare e vedere tutto in funzione rettiliana può significare, propagare e diffondere l'idea rettiliana, come sottolinea Giuliana Conforto;
2. afferma che “si diventa ciò che si combatte, e chi lo fa rafforza solo il potere di coloro contro cui combatte” (pg.378): D.I. combatte in prima linea i rettiliani utilizzando libri e conferenze per “strappare il velo” che li copre, ma così facendo li combatte e sembra contraddirsi: dunque, perché lo fa?
3. affermazioni come «[…] in altri miei libri dimostro che, contrariamente a quanto sostiene la storia ufficiale […]» (pg.73), necessitano obbligatoriamente di una nota a margine con il richiamo alla fonte citata, poiché non tutti possono aver letto tutti i suo i libri, come nel mio caso. Le note e il relativo rimando alle fonti, intese come fonti scritte e non meri indirizzi internet caratterizzati da estrema “volatilità”, sono di fondamentale importanza per la puntuale ricostruzione di un confronto che anzi risulta assai difficile anche per i continui balzi storici che D.I. effettua nel suo “narrare”. L’uomo “duale” non può tornare all’uno senza porsi domande, come D.I. chiede di fare (pg.378), di conseguenza accettando “passivamente” una visione del mondo radicalmente diversa da quella che conosciamo;
4. tutto sembra cominciare dopo l’avvento della c.d. “cospirazione sionista”, a cavallo tra il XVII-XVIII.mo secolo, con la prima grande trasformazione dell’occidente, un “brodo primordiale” alimentato dalle grandi scoperte geografiche e dalla conseguente contaminazione culturale. E’ in quel periodo che avviene lo scisma ebraico (pg.125) e l’arrampicata al governo del mondo da parte di una famiglia che porta il fasullo cognome di Rothschild. Questi sarebbero i referenti terrestri - nella terza densità - dei rettiliani abitatori della quarta densità e manipolatori genetici. Ma tra questi e quelli passano centinaia di anni durante i qual i rettiliani si disinteressano delle nostre vicende fino all’avvento delle c.d. “stirpi ibride”, la loro personalissima “tuta spaziale”, con la quale operano sul pianeta terra (pg.242) e si apprestano, tramite loro agenti (gli “Illuminati” delle stirpi ibride, tredici in tutto) sparsi in ogni angolo del globo per conquistare il mondo e governarlo al fine di imporre la dittatura globale. Agenti rettiliani di primaria importanza sarebbero appunto i Rothschild, «[…] agenti che agiscono in superficie per conto del sistema di controllo lunare e sotterraneo […]» (pg.365);
5. i posti di comando-chiave sono tutti occupati da persone sotto il controllo rettiliano: capi di governo, banchieri, multinazionali, presidenti di istituzioni internazionali, direttori della ricerca tecno-scientifica appartenenti proprio a queste tredici stirpi ibride, e naturalmente tutto il flusso finanziario globale è sotto il loro controllo, ma non mi è chiaro il motivo per cui avrebbero nominato JFK come presidente degli Stati Uniti se non era uno di loro;
6. oppure per quale ragione i rettiliani dovrebbero permettere l'invio di razzi e missioni sulla luna, far sparare bombe atomiche sulla luna stessa se intendono rimanere ben nascosti e non essere svelati né scoperti;
7. per quale motivo poi dovrebbero consentire il finanziamento della Nasa e gli esperimenti che questa compie sulla luna se sono loro stessi a controllare il flusso di denaro che la finanzia;
8. mi domando poi perché faccia esplicita pubblicità alla software-house “Norton” (pg.400);
9. e perché ha un aspetto esteriore robusto, direi cicciotello: segue forse un’alimentazione poco equilibrata con conseguente alterazione biochimica, dipendenza emotiva e “abbassamento delle vibrazioni”? (pg.410);
10. è vivente, quindi le cose che scrive e che dice nelle pubbliche conferenze non danno fastidio a nessuno (modello Roberto Saviano), mentre se fosse davvero il custode privilegiato insieme a pochissimi altri al mondo di inauditi segreti sarebbe stato ucciso prima ancora di aprire bocca, e ciò potrebbe confermare l’ipotesi che lui è qui a parlare di rettiliani per diffondere “l’idea rettiliana”;
11. soprattutto: afferma (pg.571) che i rettiliani vivono e si nutrono delle nostre basse vibrazioni, generate in gran parte dal processo di morte e dalla paura di morire, ma al contempo progettano la riduzione del 70% della popolazione mondiale, ossia ridurre del 70% il loro “nutrimento” shock
12. il libro di D. I. nel mettere in guardia genera al contempo paura su qualsivoglia aspetto dell’esistenza umana, diffondendo e perpetuando proprio ciò di cui accusa i rettiliani, ossia tenerci schiavi sotto la costante minaccia della paura, compiendo quindi la stessa identica operazione, descrivendo un mondo pieno di pericoli e di paure ad ogni livello (salute, educazione, istruzione, giustizia, cibo, acqua, aria, etc etc), e diffondendo subdolamente un senso di panico-impotenza che troverebbe la sua unica soluzione nel collegare il corpo computer alla coscienza e staccarlo dalla mente-intelletto, senza però MAI spiegare come si fa, e invitando infine, nel capitolo intitolato “Cosa possiamo fare?” (pg.730) all’unione e all’amore reciproco di ghandiana memoria, ma quarant’anni dopo;
INFINE: qualcuno può spiegarmi perché ha stampato la stella dei Rothschild sulla fronte del “leone risvegliato”?
Quasi certamente non comprerò mai più un libro scirtto da David Icke