venerdì 14 febbraio 2014

Siamo ciò che mangiamo

Siamo ciò che mangiamo: una cattiva alimentazione aumenta il rischio di un impoverimento cognitivo. E viceversa.
Il fatto che un individuo scelga di alimentarsi con un determinato prodotto indica che la sua mente e la sua coscienza sono al livello evolutivo del cibo cui si sente attratto. L’uomo è ciò che mangia e in base a ciò che pensa, e di conseguenza si comporta. Ciò che entra nel nostro organismo attraverso l’alimentazione, l’acqua, l’aria, il pensiero degli altri, i suoni ecc. costruisce il nostro organismo. Se ciò che forma il nostro corpo è povero di nutrienti, contaminato o impuro anche la mente, la coscienza e lo spirito ne subiranno gli effetti.

C’è una profonda correlazione tra ciò che mangia l’individuo la sua salute, il suo pensiero, il suo carattere, la sua condotta, la sua sfera energetica, morale e spirituale, il suo relazionarsi con l’ambiente. A causa della loro interazione vengono ad instaurarsi 4 stadi di intossicazione. Il primo è quello fisico: la malattia che si manifesta per mezzo del dolore, condiziona l’individuo rendendolo inabile a gestire la propria vita, i propri interessi, la propria attività lavorativa. Questa situazione condiziona la sua mente, i suoi pensieri e quindi la sua coscienza.

La malattia viene a generarsi a causa di intossicazione progressiva dell’organismo; quando le tossine accumulate superano le capacità dell’organismo di smaltirle e neutralizzare i loro effetti negativi, la parte più debole viene colpita e insorge la malattia: uno stato di intossicazione cronica che avvelena non solo il corpo ma compromette anche i suoi organi e le sue funzioni vitali.

Dato che le 4 componenti fondamentali dell’entità umana sono tra loro inseparabili, quando una di queste è preponderante sulle altre viene a generarsi una sorta di scompenso nella natura essenziale dell’essere umano. Tutte le 4 componenti devono evolvere simultaneamente affinché l’individuo possa realizzarsi integralmente. L’individuo che si interessa prevalentemente di una di queste trascurando le altre non sarà mai un individuo felice, in piena forma fisica, con pensieri di saggezza ed una coscienza sensibile.

Il perfetto equilibrio tra le parti, è ciò che consente alle cose di esistere. La forza che fa tendere le cose alla loro interazione simbiotica è ciò che genera la vita nell’universo. Il bene si manifesta attraverso l’intesa delle parti. Senza armonia tra le parti nulla di costruttivo può manifestarsi nell’universo materiale. La disarmonia porta alla distruzione, al non essere, all’estinzione.

La mente e il pensiero hanno un enorme effetto sulla chimica del corpo e sul funzionamento degli organi e delle ghiandole, fino ad alterare la struttura chimica. I pensieri hanno effetti positivi o negativi sul DNA e possono far ammalare o guarire. Ogni aminoacido dei circuiti cerebrali viene sintetizzato nel cervello a partire da un aminoacido precursore. E’ possibile aumentare o diminuire certe funzioni cerebrali, introducendo con la dieta certi aminoacidi in misura maggiore o minore degli altri. Molto importante è l’acetilcolina, da cui dipenderebbero lucidità di pensiero e memoria il cui precursore, la colina, si trova nel lievito di birra, nei legumi, specie nella soia, nel germe di grano e in tutti i semi oleosi.

Il cervello nutrito con sostanze pure acquista caratteristiche fisiologiche positive: il pensiero si fa più lucido e penetrante, la mente si dilata, aumenta la capacità di autocontrollo, si sviluppa un più alto livello di consapevolezza, si ha maggiore resistenza nel lavoro mentale e fisico, scompare lo stato di nevrosi, di tensione, si attenua la spinta a reagire con aggressività.

Questo è confermato dagli studi sull’attività elettrica cerebrale in cui si osserva il ritmo di base alfa connesso con il rilassamento neuromuscolare del soggetto. Modificando la dieta si influisce inevitabilmente anche sul comportamento della persona. Il pensiero, l’amore, il piacere, la memoria sono generati da reazioni biochimiche cerebrali dipendenti da nutrienti alimentari: la scelta degli alimenti influenza i comportamenti e le emozioni quotidiane. Ogni cibo entra in relazione con la nostra coscienza e con la mente, per contro la carne nutre la nostra parte più sanguigna, terrena, materiale ed è portatrice di energia bassa legata all’istintualità del mondo animale.

Il cuore genera un campo elettromagnetico 60 volte più ampio e 1000 volte più grande di quello del cervello e si estende fino a 5 metri dal corpo, come un potente trasmettitore di onde elettromagnetiche.

Il cuore, come il cervello, è dotato di capacità cognitive. Tutte le informazioni chimiche (neurotrasmettitori) che sono rilevabili nel cervello possono essere rilevate anche nel cuore. Il cuore rilascia due ormoni che influenzano il cervello che influiscono su diversi organi del corpo e aree del cervello e che regolano a loro volta gli stati emotivi, influenzano la memoria, sintetizzano e rilasciano adrenalina e dopamina.

Tutti gli stati d’animo e le emozioni si riflettono su tutte le cellule e le funzioni del corpo. Le emozioni negative generano disarmonia nelle funzioni fisiche. L’uomo collerico riversa torrenti di rabbia nel circuito delle sue cellule, distrugge le strutture dei tessuti e la loro forza vitale. Molti interventi chirurgici possono essere evitati se vengono rimosse le cause mentali ed emozionali che le hanno generate.

Le emozioni mettono in moto dei meccanismi complessi, per esempio quando si subisce un attacco di paura o panico le ghiandole secernono adrenalina, questa fa aumentare la pressione sanguigna e la rapidità della circolazione. Sentimenti come l’odio, la gelosia, la paura se persistono possono arrivare a provocare dei cambiamenti organici e quindi delle vere malattie.

Riferendosi ai quattro corpi dell'essere umano di cui parla la Teosofia (fisico, eterico, astrale e dell'Io), Leadbeater afferma che essi, pur trovandosi su piani diversi, sono in comunicazione tra loro, per cui, essendo la carne il nutrimento più grossolano, chi se ne ciba avrà anche dei corpi superiori composti di materia più grossolana, impura. Tra l'altro, ottundendo la sensibilità.

Il corpo astrale è sensibile alla condizione di quello fisico, la sua stessa purezza dipende dalla condizione di quello fisico. Gli inquinanti e le tossine, oltre ad essere dannosi per l’organismo, rendono il corpo astrale più denso. Come il corpo fisico anche gli altri corpi hanno bisogno di essere alimentati e richiedono per il loro sviluppo particolari energie che l’organismo deve sintetizzare a partire dall’alimentazione.