martedì 13 settembre 2011

Linguaggio e deficienza

Le persone madrelingua inglese, essendo questa parlata in tutto il mondo (o quasi) in conseguenza della colonizzazione linguistica oggi coattivamente esportata anche con la c.d. "globalizzazione", non sforzandosi di dover parlare una lingua diversa dalla loro non sviluppano determinate aree del cervello ad hoc che numerose ricerche, inclusa una recentissima del MIT, hanno messo in evidenza.
Ne consegue, in buona sostanza, che le persone madrelingua inglese non dovendo sforzarsi di imparare altre lingue diverse dalla loro subiscono una diminutio, e che pertanto sono mentalmente minorate rispetto a quelle che, volenti o nolenti, sono obbligate a imparare un lingua diversa da quella nativa.
In sintesi, tutte le persone madrelingua inglese, ossia tutti gli abitanti dell'area c.d. "anglosassone" (Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Sudafrica, Nuova Zelanda, Irlanda, Zimbabwe, Barbados, Singapore, Namibia, Sri Lanka, Liberia, Bermuda, Papua Nuova Guinea, Zambia, Filippine, Giamaica, Malawi, Malta, Hong Kong), sono deficienti, nel senso che soffrono una deficienza, fatte salve quelle persone che per motivi personali o di studio (traduttori, interpreti, storici etc) imparano lingue diverse da quella madre.
Appurato che circa 350 milioni di persone sono "deficienti", va sottolineato come l'obbligo aberrante di imparare un ceppo linguistico RADICALMENTE diverso dal proprio, come nel nostro caso, nel quale siamo "costretti" quotidianamente a subire l'introduzione di fonemi inglesizzanti vuoi per lo sviluppo delle tecnologie (in minima parte) vuoi per la violenza imposta dai mass media (in questi giorni è molto in voga la parola "spread"), l'obbligo aberrante dicevo potrebbe tranquillamente essere scapolato (scapolàre (3) /♫ skapoˈlare/ [lat. parl. *excapulāre ‘disbrigarsi’, comp. di ĕx (s-) e di căpulus ‘cappio’. V. cappio ☼ sec. XIII] A v. tr. (io scàpolo) 1 (mar.) Passare oltre un ostacolo, fisso o mobile, a poca distanza o con qualche difficoltà. 2 (fig., fam.) Sfuggire, evitare una situazione difficile, pericolosa, indesiderata: il passo più rischioso è scapolato (R. Bacchelli) | scapolarla, scamparla, cavarsela: in quel giorno l'avea scapolata bella (I. Nievo) | Anche nella forma pron. (con valore intens.) scapolarsela, svignarsela (fonte: lo Zingarelli 2011).) se solo diffondessero in Italia la lingua spagnola (e non quella inglese), parlata anch'essa da 350 milioni di madrelingua e quasi un miliardo di persone nel mondo intero.
O addirittura ricorrere allo "spanglish", già adottata da eroi pop come Shakira e Ricky Martin, anche se io preferirei le neo latine o c.d. "romanze".
Tutto questo per dire che mi è appena arrivato in cassetta postale un bel corso di lingua tedesca, mentre quello di lingua francese l'ho già cominciato.
Tra una ventina d'anni potrò quindi dire d'aver studiato le seguenti lingue: italiano, latino, greco, inglese, francese, tedesco, spagnolo, dialetto cilentano, dialetto napoletano.
Ci tengo molto a non essere "deficiente". :-)
Link utili:
1) area di Broca
2) Linguaggio e cervello umano
3) Cervello e linguaggio
4) Lingue parlate nel mondo