lunedì 6 settembre 2010

Ipnocrazia 3

L'ipnosi è la programmazione della mente conscia e subconscia mediante la quale in un soggetto è impiantata una falsa realtà facendogli credere che sia vera.
Alla base del sistema di ipnotizzazione, ossia di ciò che io chiamo ipnocrazia, vi è l'istruzione primaria e secondaria che inizializza l'hard disk cerebrale e installa il sistema operativo, poi man mano vengono installate le altre applicazioni, dai media, dalla scienza ufficiale, dai governanti, dallo show-biz.
Non è casuale se al teatro, al cinema o in Tv vediamo "un programma".
Gli applicativi installati nel nostro cervello, infatti, programmano il senso della ragione al punto di credere che illusione e menzogna siano realtà.
Ciò è possibile perchè i programmi confliggono con la coscienza, per cui più programmazione è uguale meno coscienza e quindi più controllo eterodiretto.
E' evidente che se la maggior parte delle persone che ci circondano è stata programmata allo stesso modo, ne risulta che siamo certi di essere nella stessa realtà che tutti quanti stanno vivendo perchè anche gli altri l'accettano e quindi non vi sono dubbi in proposito.
Quando si accetta uno stato ipnotico il cervello e la mente sono programmati per vedere quella realtà alla quale credere: si vede ciò che si è indottrinati a vedere e si rifiuta tutto il resto.
Vedere ciò che si crede vero conferma alle persone che tutto ciò in cui credono è vero, da cui il postulato che credono a ciò che vedono.
Se lo vedo ci credo, vedere per credere, questo è il postulato che cancella per sempre il toccare per credere di san tommaso, e tutto questo nell'epoca in cui l'immagine digitale, soppiantando quella analogica nella sua perfetta clonabilità, distrugge per sempre l'originale aprendo alla manipolazione infinita.
Mi spiego meglio: la morte dell'originalità con l'avvento del digitale, che non permette la risalita all'origine ma rende tutto perfettamente identico, in luogo di creare il sospetto che qualunque immagine, tutte le imamgini, non sono più originali ma passibili di manipolazione e quindi illusorie, paradossalmente conduce al corto circuito credere-vedere-credere.
Questo perchè la velocità del sistema impedisce la sedimentazione e lo sviluppo dello spirito critico obbligando a "pensare per immagini" e all'omologazione priva di originalità, di creazione, ingabbiando inoltre il comportamento umano nel solo emisfero sinistro del cervello anche attraverso l'uso ormai spasmodico dell'immagine sub-liminale, che incide a livello di sub-conscio.

Vedi anche: ipnocrazia1 / ipnocrazia2